giovedì 10 luglio 2008

Questo Riccò è da sogno

Il modenese è primo nell'arrivo in salita di Super Besse, sesta tappa del Tour de France. Valverde ed Evans si arrendono al suo irresistibile attacco sferrato negli ultimi 300 metri. Schumacher s'incastra tra le ruote di chi lo precede e perde la maglia gialla, Kirchen è il nuovo leader. Cunego in ritardo

Riccardo Riccò, 25 anni a settembre, prima vittoria al Tour. Afp
Riccardo Riccò, 25 anni a settembre, prima vittoria al Tour. Afp
SUPER BESSE (Francia), 10 luglio 2008 - Lo aveva detto appena dopo la prima tappa: "Sono concentrato su Super Besse, lì sì che posso fare qualcosa di importante". Ed è stato di parola. Riccardo Riccò ha firmato la sua prima vittoria in carriera al Tour de France a modo suo: partendo in progressione, leggero e potente a 300 metri dal traguardo, e arrivando a braccia alzate davanti a Valverde ed Evans, i grandi favoriti per il podio di Parigi. Cambia la maglia gialla: Schumacher è caduto ai 350 metri, e visto che per gli arrivi in salita non sono previsti abbuoni per chi finisce a terra negli ultimi 3 km, il tedesco ha dovuto cedere il simbolo del primato a Kim Kirchen (quinto). In ritardo Cunego, che ha chiuso a 32" dal vincitore.
TRIO FRANCESE - Le prime pedalate in questa edizione del Tour continuano ad essere scandite dalle squadre che non hanno grandi ambizioni di classifica. Ecco quindi il primo affondo di Freddy Bichot (Agritubel) dopo appena 6 km, raggiunto in breve da Sylvain Chavanel (Cofidis) e Benoit Vaugrenard (Française des Jeux). Il terzetto francese passa indenne attraverso le prime due côte del tracciato guadagnando anche 5'15" sul gruppo a metà corsa.
FORATURA PER EVANS - L'ultimo ad arrendersi subito dopo il Col de la Croix-Morand, è proprio Bichot, mentre più indietro ci si arrangia con gli imprevisti di corsa: Cadel Evans viene aiutato dalla Silence-Lotto a recuperare il terreno perduto a causa di una foratura; Erik Zabel si rialza dopo un ruzzolone con Vogondy; cadute anche per lo spagnolo Lopez Garcia e il francese Brard.
IL MORSO DEL COBRA - Dopo le schermaglie, si fa sul serio con Vande Velde e Piepoli che si staccano dal plotone ai - 5. In meno di un chilometro e mezzo l'americano (prima maglia rosa al Giro d'Italia) e lo scalatore pugliese guadagnano 19". Ma quando mancano 1 chilometro e 100 metri il gruppetto dei migliori con Valverde, Riccò, Menchov, Evans, Kirchen e Schumacher rientra. Proprio la maglia gialla tocca la ruota di chi gli è davanti e si blocca, perdendo di fatto il primato in classifica. Ai 300 invece comincia l'azione di Riccò. Una volata lunga, di forza, esaltante. Valverde è l'unico che sembra reggere il confronto ma il modenese chiude con margine talmente rassicurante da permettersi il lusso di un gesto trionfale. Primo a braccia spalancate sulle strade del Tour, nel segno di Marco Pantani, in attesa del grande obiettivo che lo lega idealmente al Pirata: l'Alpe d'Huez.
AVANTI COSI' - Domani la settima tappa, da Brioude ad Aurillac, 159 km con il Pas de Peyrol (Gpm di seconda categoria a quota 1588, piuttosto lontano dal traguardo) e un arrivo adatto alle ruote veloci.

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