domenica 29 giugno 2008

Filippo Simeoni, 37 anni ad agosto, aveva vinto l'ultima corsa nel 2005. Bettini

Simeoni campione italiano
"La rivincita più bella"

A quasi 37 anni il corridore della Flaminia-Bossini, già protagonista di una querelle con Armstrong, vince il campionato italiano beffando Visconti, Pozzato e gli altri big. "Questa è la vittoria di un ciclismo che si è ripulito"
Filippo Simeoni, 37 anni ad agosto, tra Visconti e Pozzato. Bettini
Filippo Simeoni, 37 anni ad agosto, tra Visconti e Pozzato. Bettini
BERGAMO, 29 giugno 2008 - Filippo Simeoni è il nuovo campione italiano. Più che nuovo, è vecchio: 37 anni. Però è anche l’uomo che nel posto giusto, al momento giusto, con le forze naturali - dunque giuste - di gambe e di cuore, è riuscito a insistere, resistere e infine prevalere su un gruppo di 28 uomini (togliamo i due compagni di squadra Caruso e Giordani e facciamo 26) che cercava di inghiottirlo.
UN SOSPIRO - Duecentocinquantaquattro chilometri, temperature da Tour de France, e una fuga di cinque uomini (Corsini, De Nobile, Donadello, Gobbi e Sestili) che guadagnava fino a un quarto d’ora di vantaggio. La prima violenta reazione del gruppo ha portato al liquefarsi del quintetto e al formarsi della schiera dei migliori. Tutti dentro: da Cunego a Riccò, da Pozzato a Bettini, da Visconti a Ballan, da Rebellin a Nocentini. L’ultimo dei 13 giri del circuito cittadino era decisivo: Ballan attaccava sul muro fiammingo-orobico del Colle Aperto, troppo lontano dal traguardo per poter sperare di arrivare da solo o con pochi altri, poi scaramucce, fra cui gli allunghi di Carrara e Selvaggi. A meno di 5 chilometri dall’arrivo ci provava Simeoni: ai -3 collezionava 12" di vantaggio, ai -2 ne conservava 10", all’ultimo chilometro ne contava soltanto 6", all’ingresso del rettilineo finale era rimasto un sospiro. Sufficiente per respingere la disperata rimonta di Visconti su Pozzato.
QUEL LITIGIO CON LANCE - Simeoni è quello che è passato professionista nella Carrera di Chiappucci e Pantani, è quello che ha conquistato - fra l’altro - una tappa alla Vuelta, è quello che ha litigato, anche processualmente, con Lance Armstrong (Simeoni, reo confesso per uso di epo, aveva riferito della frequentazione di Armstrong con il dottor Ferrari, così per vendetta in un Tour il Cowboy era andato personalmente a prendere Simeoni in una fuga), è quello che aveva smesso di correre prima per un incidente e poi per il fallimento della squadra ma era tornato per dimostrare qualcosa a sé e agli altri. "Però voglio che questa sia la vittoria di Filippo Simeoni e basta - ha detto il nuovo, vecchio, campione italiano -. Anzi, la vittoria di una squadra piccola, che mi ha fatto sentire grande. La vittoria di un gruppo di amici prima che compagni. La vittoria di un ciclismo che si è ripulito, che continua a ripulirsi, che oggi è all’avanguardia nello sport pulito, che è un esempio da seguire".

sabato 28 giugno 2008

Incredibile Jeannie Longo
Vince ancora a 49 anni!

La francese ha conquistato il titolo nazionale su strada dopo aver già vinto la crono di giovedì. "Ora punto all'Olimpiade. Il ritiro? Non ci penso proprio..."

Jeannie Longo-Ciprelli, 49 anni, quasi 900 primi posti in carriera. Afp
Jeannie Longo-Ciprelli, 49 anni, quasi 900 primi posti in carriera. Afp
SEMUR-EN-AUXOIS (Francia), 28 giugno 2008 - Di Jeannie Longo-Ciprelli si parla sempre a proposito di record. Lei, a 49 anni, va avanti, dopo 4 medaglie olimpiche, 5 ori mondiali su strada e 4 a cronometro e 3 Tour de France. Il bello è che continua a vincere, allungando la lista dei successi che impreziosiscono la sua incredibile carriera. La ciclista francese, 49 anni, si è confermata campionessa nazionale aggiudicandosi in solitaria la corsa in linea disputata a Semur-en-Auxois (110 chilometri).
La Longo, vincitrice due giorni fa del titolo a cronometro, ha preceduto Christel Ferrier ed Edwige Pitel, guadagnando anche il pass per i Giochi Olimpici, anche se i nomi delle tre selezionate devono però essere ancora ufficializzate. "Non penso al ritiro - ha detto la Longo, che compirà 50 anni il 31 ottobre - . Non mi va di preparare una corsa come le Olimpiadi pensando a questo. Se ne riparlerà, ma ci sono i Mondiali (a Varese, ndr) a fine anno e altre corse importanti che ho voglia di disputare".

Bettini non lascia nulla
"Faranno i conti con me"

Il campione del Mondo pensa al titolo Olimpico da difendere ad agosto ma punta anche al campionato italiano: "Sul percorso di Bergamo uno come Cunego può fare la differenza, ma se si arriva in volata ci sarò anch'io"
Paolo Bettini, 34 anni, con il campione italiano in carica Giovanni Visconti. Bettini
Paolo Bettini, 34 anni, con il campione italiano in carica Giovanni Visconti. Bettini
MOZZO (Bergamo), 28 giugno 2008 - "Qui comincia la mia stagione". Paolo Bettini è sereno, magro, abbronzato. Sorridente nonostante l’hotel che lo ospita sia chiuso in un triangolo tra cimitero, strada statale e isola ecologica, cioè grande pattumiera.
Bettini, pronto?
"Soffrirò un po’ perchè dalla fine del Giro non ho più corso. Mi mancherà brillantezza e tenuta alla distanza, ma se non fanno un ritmo troppo alto dovranno poi fare i conti anche con me".
Che cos’ha fatto in questo periodo?
"Sono stato un po’ più lontano dalla tavola e un po’ più seduto in sella. Non ho fatto grandi lavori specifici in allenamento perché devo pensare al 9 agosto (giorno della prova su strada a Pechino, ndr) e ho cercato di contenere il peso. Risultato, sono 59 kg come a Milano".
Dopo due maglie iridate consecutive e una vittoria olimpica, la maglia tricolore ha ancora un fascino?
"Sì. La 'bandiera' si porta in giro per un anno ed è una maglia che mi stimola".
Come giudica il percorso?
"L’abbiamo fatto stamane in allenamento. Se l’arrivo di Bergamo fosse stato come al Lombardia o come quando nel ’98 vinse Tafi sarebbe stato molto più selettivo. Così negli ultimi 11 km di pianura si possono rimescolare le carte. Se viene fuori una corsa dura vedo un gruppetto da 10-15 corridori, altrimenti si arriva in 40-50 e in questo caso, come detto, ci sarò anch’io".
Favoriti?
"Cunego può riuscire a fare la differenza, però sia per il tipo di finale sia per la condizione di forma che ha messo in mostra in Olanda, vedo molto bene Gasparotto. E in caso di mezza volata ci metto Pozzato".
Riccò?
"Anche lui è al rientro dal Giro, ma se ha scelto di fare il Tour è perché sta bene. Anche qui sarà uno da tenere d’occhio".
Scelta giusta quella di Riccò di andare al Tour?
"Sì, ha fatto bene. Dopo il Giro che ha fatto può andare in Francia senza pressioni".
Possibile preparare bene l’Olimpiade senza fare la corsa francese?
"Sì. Avessi dovuto fare solo Pechino sarei andato al Tour. Ma il 28 settembre c’è il Mondiale di Varese. Farò Giro d’Austria, Vallonia e San Sebastian prima d’andare in Cina. Farò 14 giorni di corsa su 34 di calendario. L’alternativa era fare Tour e Vuelta ma dovevo dire no al Giro e non me la sono sentita. Poi sarebbe stato un programma troppo duro. Così sacrifico un po’ Pechino ma va bene. Anche gli allenamenti, senza molti lavori specifici, hanno seguito questa logica".
Tra Austria e Vallonia starà a casa?
"Ne parlo in questi giorni con Luca Guercilena, il nostro direttore sportivo. Vorrei fare un ritiro di 4-5 giorni. Ho bisogno di essere coinvolto".
Perché?
"Sono sempre stato così. Ho bisogno di avere vicino persone che sentono l’evento. Serve per motivarmi, per tenermi concentrato".
Paolo ha già cominciato a mettere a fuoco l’obiettivo. Il capitano ora ha bisogno di sentire la truppa stretta attorno a lui. Poi qualcosa saprà inventare.

mercoledì 25 giugno 2008

MARCO STOPPA SUL GRADINO PIU' ALTO NELLA TERRIBILE PANTANI

mercoledì 25 giugno 2008
Il portacolori di Cicli Spreafico Velo Plus trova la vittoria di categoria nella durissima granfondo valtellinese.
Domenica mattina all’Aprica ben 12 maglie nero-bianche della Cicli Spreafico Velo Plus GF Cycling Team si sono schierate al via di una tra le più dure e blasonate granfondo del panorama italiano, la “Marco Pantani”.
Un percorso che con le scalate del passo Gavia e del Mortirolo rispecchia le caratteristiche del Pirata, ma che ha spremuto fino allo stremo delle loro forze gli oltre 2500 partenti. Come spesso accade i portacolori del Cicli Spreafico Velo Plus si sono resi protagonisti sui vari percorsi.
Marco Stoppa è colui che si è messo in maggiore evidenza. Sul percorso medio di 152km Marco ha pedalato per tutta la gara all’interno del gruppo di testa chiudendo la sua prova in 5h17’30” ha conquistato l’8° posto assoluto, ma soprattutto la vittoria nella categoria M3. Un successo di grandissimo prestigio che si aggiunge all’importante palmares collezionato in questa stagione dall’atleta di Cicli Spreafico Velo Plus.
Rimanendo sul percorso medio troviamo un’ottima prestazione anche di Guido Grandi, 23° assoluto e 7° M2.
Gara più che soddisfacente anche per Simonetta Sanvito, la lady di Cicli Spreafico Velo Plus, che al termine delle due faticose scalate si è classificata all’11° posto tra le D2.
Gli altri atleti del GF Cycling Team che hanno deciso di percorrere il percoso medio hanno tenuto davvero alto il nome di Cicli Spreafico Velo Plus: Fabrizio Barzaghi ha chiuso 16°M2, Andrea Villa 51°M3, Ferrario Stefano 92°M1, Maurizio Vimercati 149M3, Enrico Maglifiore 101M4.
Solo due temerarie maglie di Cicli Spreafico Velo Plus hanno invece deciso di cimentarsi nel percorso lungo che in 172km oltre a Gavia e Mortirolo chiedeva anche di scalare il passo di S.Cristina, davvero un’impresa per poche gambe.
Ma Emanuele Brigatti e Stefano Berto le gambe le hanno eccome. I due granfondisti hanno infatti chiuso le loro fatiche 6h18’ il primo e 6h30’ il secondo conquistando rispettivamente la 7^ posizione tra gli M3 e l’8^ tra gli M1, davvero due ottimi risultati.
“Solo” 65 km invece per Andrea Sala, che conquista il 6° posto tra i Mastersport, e per Giuliano Ragazzi, 25° M2.
Continuano le fantastiche imprese dei ragazzi di Cicli Spreafico Velo Plus GF Cycling Team…stay tuned!

"Ho pensato a Pantani
E sogno l'Alpe d'Huez"

Riccardo Riccò spiega i motivi del suo sì al Tour de France. "L'idea è nata 10 giorni dopo il Giro, parlando con Chiappucci. Se vado bene, punto pure all'Olimpiade"

Riccardo Riccò, 24 anni, ha chiuso in maglia bianca il Giro. Bettini
Riccardo Riccò, 24 anni, ha chiuso in maglia bianca il Giro. Bettini
MILANO, 25 giugno 2008 - Grinta, orgoglio, gusto della sfida e brivido del paragone con Marco Pantani. Questo il mix fantastico che ha portato Riccardo Riccò a dire: "Voglio correre il Tour de France".
Riccò, con quale obiettivo sarà al via della Grande Boucle sabato 5 luglio da Brest?
"Ci vado molto tranquillo, venga quel che venga. La mia stagione l’ho già messa a posto (2° al Giro, ndr). Non ho centrato il mio obiettivo, ma gli sono andato molto vicino e sono contento. Non vado quindi in Francia per fare classifica. Invece l’arrivo dell’Alpe d’Huez, dove Pantani vinse due volte, mi attira in modo incredibile. Anche la 6ª tappa (arrivo in salita a Super Besse, ndr) potrebbe essere buona".
Conosce il percorso?
"No. Lo devo studiare. Lo farò giorno per giorno".
Quando le è nata l’idea?
"Dieci giorni dopo il Giro, parlando con Chiappucci e con Roberto Pregnolato (il suo massaggiatore, che fu anche di Pantani, ndr)".
E' per questo che non è andato in vacanza?
"Ma io in vacanza sono andato, anche se non in Sardegna come era in programma. Sono andato a Rimini e Riccione. Visto che a Contador il mare ha fatto bene...".
Pregnolato le ha parlato di Pantani, di quando nel ’98 andò in Francia con un solo allenamento dopo il Giro e vinse. Le piacciono questi paragoni, vero?
"Sì, da morire. Ho pensato a Pantani. E' un onore per me e un motivo d’orgoglio».
Quale ricordo ha del suo primo Tour?
"Un incubo. Anzi, se ci penso mi vengono i dubbi sul fatto che faccia bene a tornare a correre in Francia. No, scherzo. Era il mio primo anno da pro’ (nel 2006, ndr) e la mia prima grande corsa a tappe. Una grande esperienza e un’enorme soddisfazione perché essere riuscito a finirlo è stata un’impresa. Un’esperienza positiva, anche perché i primi 10 giorni sono andato benissimo, poi ho avuto una crisi e nel finale mi sono ripreso. Lì ho capito che sono adatto alle grandi corse a tappe".
Lei fino a pochi giorni fa ha dichiarato che il Tour non era nei suoi programmi, così come l’Olimpiade. Voleva fare la Vuelta per preparare il Mondiale. Ora cambia qualcosa?
"Cambia, cambia. Tutto dipende da come andrà il Tour. Se farò una buona corsa, spero di conquistare una maglia azzurra per Pechino. Poi vacanza".
E il Mondiale di Varese, al quale tiene tanto?
"Vedremo. C’è tempo. Ma se dopo il Giro faccio un bel Tour..."
Come s’è allenato ieri?
"Ho fatto il mio giro, quello con il passo delle Radici e il San Pellegrino in Alpe. Sette ore e mezzo in sella, 215 km e circa 3500 metri di dislivello. Un buon allenamento con i tempi delle salite molto vicini ai miei migliori. Meno male che a farmi compagnia c’era Luca Iattici, dilettante che corre per la Danton Caparrini. Sabato corre il campionato italiano élite, ma con le tirate di collo che gli ho dato in questi giorni va in corsa a riposare. Luca è un amico, ha la mia età e spero che l’anno prossimo sia nella mia squadra".

martedì 24 giugno 2008

"Varese, circuito per duri"
Ascolta l'inno del Mondiale

Il c.t. del Belgio, Carlo Bomans, giudica il tracciato: "E' molto nervoso, più impegnativo di quello di Stoccarda. Non sarà facile impostare la corsa"

Carlo Bomans, commissario tecnico della nazionale belga
Carlo Bomans, commissario tecnico della nazionale belga
VARESE, 8 febbraio 2008 - "Il circuito iridato 2008 è molto nervoso, sebbene nel complesso possa rivelarsi meno impegnativo di quello di Stoccarda del settembre scorso": il selezionatore della nazionale belga Carlo Bomans ha tratto queste indicazioni al termine di un sopralluogo a Varese. "Il tracciato presenta ininterrottamente curve, salite e discese: non sarà facile interpretare tatticamente la corsa", ha aggiunto il tecnico, intenzionato a ripetere il successo di Madrid di tre anni fa con il suo leader Tom Boonen che, per giocarsi al meglio le chances iridate alla fine del prossimo settembre, ha rinunciato al prestigioso obiettivo delle Olimpiadi estive di Pechino.
"Avrò il tempo di analizzare meglio le salite di via Montello e dei Ronchi, decisamente diverse tra loro. Dopo l'ultima ascesa si affronterà il lungo falsopiano che immette all'ippodromo Le Bettole, sede di arrivo: l'ingresso nell'impianto ippico è stretto e potrebbe rivelarsi pericoloso", ha concluso Bomans, ex-corridore al fianco del coordinatore tecnico azzurro Franco Ballerini in maglia Mapei.

Riccò, sì al Tour de France

Il modenese sarà al via della Grande Boucle che scatterà il 5 luglio da Brest. Con lui anche Leonardo Piepoli, che torna alle corse dopo la brutta caduta al Giro d'Italia

Riccardo Riccò, 24 anni, ha vinto ad Agrigento e a Tivoli nel Giro 2008. Bettini
Riccardo Riccò, 24 anni, ha vinto ad Agrigento e a Tivoli nel Giro 2008. Bettini
MILANO, 24 giugno 2008 - Ora è ufficiale: Riccardo Riccò parteciperà al Tour de France che scatterà il 5 luglio da Brest. Il 24enne di Formigine ha deciso di presentarsi alla Grande Boucle confermando le indiscrezioni degli ultimi giorni. Ieri aveva dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Domenica sarò al campionato italiano, e se vado bene farò anche il Tour". Oggi l'annuncio della Saunier Duval-Scott ha spazzato via gli ultimi dubbi.
MARCHANTE K.O. - Riccò disputerà il Tour per la seconda volta in carriera, dopo il debutto avvenuto nel 2006, quando si classificò 98°. Vincitore di due tappe all'ultimo Giro d'Italia, sostituirà formalmente José Ángel Gómez Marchante, non al meglio per una colite ulcerosa. Il "Cobra" avrà al proprio fianco Leonardo Piepoli, l'uomo che nei piani della Saunier lo avrebbe dovuto lanciare nell'attacco a Contador e che invece finì il suo Giro nella 15ª tappa con la brutta caduta nella discesa dal Falzarego.
LA SQUADRA - La Saunier Duval sarà al via del Tour con questi uomini: Juan Jose Cobo (Spa), Jesus del Nero (Spa), Alberto Fernandez de la Puebla (Spa), David de la Fuente (Spa), Angel Litu Gomez (Spa), Josep Jufre (Spa), Leonardo Piepoli (Ita), Riccardo Riccò (Ita). La nona maglia verrà assegnata a uno fra Rubens Bertogliati (Svi), Ruben Lobato (Spa) e Aurelien Passeron (Fra).

domenica 22 giugno 2008

Ciclismo, 2700 all'Aprica per Pantani

Eurosport | dom, giu 22, 17:55

Al russo Bazhenov la quarta edizione della gran fondo

Il russo Alexander Bazhenov ha vinto la quarta edizione della gara internazionale di gran fondo 'Marco Pantani' alla quale hanno partecipato 2.700 ciclisti amatori che hanno sfidato i passi alpini del Gavia, del Mortirolo, di Santa Cristina e dell'Aprica dove era posto l'arrivo. Il russo ha preceduto gli italiani Gianni Fontana ed Emanuele Negrini. "Questa manifestazione - ha commentato il sindaco di Aprica, Carla Cioccarelli - apre l'estate del nostro paese nel migliore dei modi. questa gara diventerà una classica e Aprica celebrerà per sempre il nome di Marco Pantani". Presente anche Paolo pantani, padre del 'pirata': "Ho provato la solita grande gioia - ha detto durante le premiazione -. E' sempre bello ricordare mio figlio con una manifestazione sportiva come questa. Mi voglio complimentare con i numerosi partecipanti".

GF INTERNAZIONALE MARCO PANTANI - 22/06/2008
Pos Pett Atleta Team naz cat pos
cat
Tempo Gap
8 562 STOPPA MARCO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M3 1 05:17:30 +23:13
23 565 GRANDI GUIDO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M2 7 05:26:53 +32:36
54 568 BARZAGHI FABRIZIO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M2 16 05:40:16 +45:59
268 564 VILLA ANDREA CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M3 51 06:22:58 +1:28:40
597 2401 FERRARIO STEFANO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M1 92 07:18:07 +2:23:50
734 472 VIMERCATI MAURIZIO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M3 149 07:45:28 +2:51:10
736 66 SANVITO SIMONETTA CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita D2 11 07:45:54 +2:51:36
737 473 MAGLIFIORE ENRICO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M4 101 07:45:54 +2:51:36


Pos Pett Atleta Team naz cat pos
cat
Tempo Gap
1 25 CORSELLO GIUSEPPE A.S.D. TEAM SALIERI ita ASS 1 04:54:17
2 31 FRIGO MAURIZIO A.S.D. TEAM SALIERI ita ASS 2 05:04:52 +10:35
3 886 DEKKER BERT
ita ASS 3 05:06:59 +12:41
4 873 LORENZON FILIPPO A.S.D. MONTEROTONDO RACING 2002 ita ASS 4 05:09:22 +15:04
5 19 DIVIGGIANO SIMONE
ita ASS 5 05:09:23 +15:05
6 3 MARTINELLI DARIO GSD CRIS PLAST DESIDERIO BICI ita M2 1 05:13:04 +18:47
7 1876 SPADA MARCO A.S.D. G.C. MOBILI GINESTRI ita M1 1 05:16:50 +22:33
8 562 STOPPA MARCO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M3 1 05:17:30 +23:13
9 590 ZAMPATTI SIMONE CLUB LOMBARDIA TEAM ita MS 2 05:17:33 +23:15
10 819 ARRIGONI ROMEO A.S.D. CORTENOVA ita M2 2 05:18:25 +24:08
11 2226 FRENGUELLI ANDREA A.S.D. VELO SONDRIESE ita MS 3 05:18:41 +24:23
12 1634 MOTTA GABRIELE U.S. BORMIESE EDILTRASPORTI ita M2 3 05:19:16 +24:58
13 2227 ACQUISTAPACE ANDREA A.S.D. VELO SONDRIESE ita MS 1 05:19:31 +25:13
14 526 COMINELLI GIOVANNI A.S.D. A.S. BOARIO ita M4 1 05:20:42 +26:24
15 210 PELLEGRINI PIERO ASD IDEAL BIKES INTERNATIONAL TEAM ita M3 2 05:21:13 +26:55
16 767 PAOLAZZI FABRIZIO BREN TEAM TRENTO ita M4 2 05:21:44 +27:26
17 2413 TSCHIGG ARMIN DYNAMIC BIKE TEAM ita M2 4 05:24:08 +29:50
18 2618 REBOSOLAN MICHELE GSC CAMPAGNOLESE ita M2 6 05:24:08 +29:51
19 1403 GAVAZZI MILCO ISOLA ita M2 5 05:24:09 +29:51
20 809 ZANETTI GABRIELE WILD TEAM ita M3 3 05:24:09 +29:51
21 583 RADICI RAFFAELE CLUB LOMBARDIA TEAM ita M3 4 05:24:09 +29:51
22 477 PINCHETTI ROBERTO A.S.D. VELO SONDRIESE ita MS 4 05:24:09 +29:51
23 565 GRANDI GUIDO CICLI SPREAFICO VELOPLUS ita M2 7 05:26:53 +32:36
24 1797 RUMI CLAUDIO BIKE TEAM MANDELLO ita M5 1 05:26:55 +32:37
25 64 LANCIONI BARBARA CASTELLI NWR CINELLI ita D1 1 05:27:00 +32:42

Pinotti tris tricolore

Il 32enen bergamasco si conferma campione italiano a cronometro. A Montichiari si è imposto nettamente su Luca Celli e Maurizio Biondo. Adriano Malori vince il titolo Under 23, Tatiana Guderzo quello femminile

MArco Pinotti è nato il 25 febbraio 1976. Bettini
MArco Pinotti è nato il 25 febbraio 1976. Bettini
MONTICHIARI (Bs), 22 giugno 2008 - Marco Pinotti, Adriano Malori e Tatiana Guderzo sono i tre campioni italiani cronometro rispettivamente per i professionisti, gli under 23 e le donne.
PINOTTI - Il bergamasco dell’High Road, che tra pochi giorni diventerà Garmin-Columbia, non ha avuto grosse difficoltà a battere Luca Celli (Lpr) e Maurizio Biondo (Flaminia) finiti rispettivamente a 1’22" e 1’25". Per Pinotti (39’30" il tempo, 50,278 la media) è la terza maglia tricolore dopo quella conquistata nel 2005 e nel 2007, dopo la squalifica per doping di Luca Ascani. Manuel Quinziato, che alla vigilia si divideva i favori del pronostico con Pinotti, s’è dovuto accontentare del 4° posto a 1’46" dal vincitore.
MALORI - Adriano Malori (41’36") ha prima sbagliato strada ("Ho seguito la moto dell’organizzazione»), poi a metà percorso ha rotto il deragliatore ("La catena non stava sulla corona grande") ma alla fine s’è confermato campione italiano della specialità davanti a una coppia della Zalf-Fior, Manuele Boaro e Daniel Oss finiti a 3'15". Sul podio così tre maglie "tricolori", quella con rombo verde e strisce verticali biancorosse della società di Castelfranco Veneto e quella vera con le tre strisce orizzontali. Da notare che i primi due under 23, sullo stesso percorso, hanno stabilito un tempo migliore rispetto a Diego Caccia, 6° tra i pro’, in 41’47".
GUDERZO - Tatiana Guderzo, vicentina di Marostica, aveva già indossato la maglia tricolore della gara contro il tempo nel 2005 tra le elite e nel 2002 tra le juniores. Ha dominato lasciando a 1’31" Anna Zugno e a 1’41" Silvia Valsecchi. Vera Carrara non ha preso il via. "Dolore a un braccio. Però giovedì ci sarò nella prova su strada", ha spiegato in un comunicato. Mah...
CONTORNO - A Montichiari c’era pochissimo pubblico, meno che a una gara amatoriale. Forse a tenere lontana la gente hanno contribuito anche il caldo infernale (normale visto il periodo), l’orario pazzesco (corse dalle 12.30 alle 15.30) e la logistica (raduno e partenza da una zona industriale di una frazione del paese senza un filo d’ombra e la possibilità di bere un bicchier d’acqua). Lo "spettacolo" è stato completato da un dirigente salito sul palco per ricevere il premio che spetta alla società del vincitore in mocassino nero, calzino basso blu, pantaloncini corti beige e canottiera bianca. Non pensate che un campionato italiano meriti un’immagine migliore?

sabato 21 giugno 2008

Kreuziger re di Svizzera
Cunego, segnali di ripresa

Il ceco della Liquigas si impone nella cronoscalata al Klausenpass e diventa il nuovo leader della corsa ad una tappa dalla conclusione. Ottimo quarto posto del veronese della Lampre: "Ora guardo al Tour con fiducia" Il ceco Kreuziger ha messo le mani sul Giro di Svizzera.

Il ceco Kreuziger ha messo le mani sul Giro di Svizzera. Reuters

KLAUSENPASS (Svizzera), 21 giugno 2008 - Roman Kreuziger ha vinto l’ottava tappa del Giro della Svizzera, una cronoscalata individuale di 25 chilometri da Altdorf - la città di Guglielmo Tell - ai 1948 metri del Klausenpass. Il ceco della Liquigas, 22 anni, ha preceduto di 16" il venezuelano Rujano (Caisse d’Epargne) e di 18" Andreas Klöden (Astana). Quarto, a 54", Damiano Cunego (Lampre). Kreuziger è anche il nuovo leader della corsa (l’ex maglia gialla Kim Kirchen ha perso 3’24"): ha 48" su Klöden e 1’55" sullo spagnolo Igor Anton (Euskaltel). Quarto Cunego a 2’11". E sarebbe una grande sorpresa se la frazione conclusiva di domani, Altdorf-Berna (168 chilometri con 2 Gpm di quarta categoria nel finale), cambiasse le cose.
PROTAGONISTA/1 - Sorpresa? Fino a un certo punto. Perché Roman Kreuziger, da junior, aveva vinto addirittura il campionato del Mondo, a Verona nel 2004. Una sola stagione da under 23 e poi la Liquigas gli ha fatto subito fare il grande salto tra i pro’, nel 2006. Già la scorsa stagione qualche segnale l’aveva mandato: sua una tappa della Settimana Lombarda (la stessa corsa che agli inizi degli anni '90 vinse tale Lance Armstrong...), secondo nei prologhi di Parigi-Nizza e Giro di Romandia. E proprio il Romandia quest’anno aveva rischiato addirittura di vincerlo: 2°, dietro Klöden. Il contrario di quello che sta succedendo qui, con il tedesco costretto alla seconda piazza. Alto 1.83 per 67 chili, Kreuziger, al primo centro 2008, è un corridore completo. Quest’anno esordirà al Tour: occhio a perderlo di vista.
PROTAGONISTA/2 - Il Tour naturalmente lo farà anche Damiano Cunego, che è uscito bene dalla cronometro odierna togliendosi anche la soddisfazione di raggiungere e superare il tedesco Knees, partito due minuti prima di lui: in una prova contro il tempo di alto livello non gli era mai successo. Meglio dei fratelli Schleck, di Kirchen, di Devolder: tutti avversari che ritroverà in Francia e rispetto ai quali dovrebbe, sulla carta, essere indietro di condizione. A fine cronometro, che gli è valsa un salto in classifica generale dall’11esima alla quarta posizione, è arrivata anche la telefonata di congratulazioni del team manager Giuseppe Saronni. "Temevo molto i primi 15 chilometri perché non si trattava di una salita vera e propria, era un percorso ondulato - ha spiegato il veronese, 26 anni -. Invece ho trovato un buon ritmo e nel tratto finale ho dato tutto, penso di essere stato uno dei migliori. Da questa corsa ho avuto le risposte che volevo e guardo al Tour con fiducia".

L'incontro con Bartali
nel diario di Fondriest

Il viaggio dell'iridato di Renaix prosegue con l'arrivo ad Assisi e il ricordo del grande Gino in attesa dell'udienza da Papa Benedetto XVI

Maurizio Fondriest davanti alla lapide in onore di Bartali scoperta a Terontola
Maurizio Fondriest davanti alla lapide in onore di Bartali scoperta a Terontola
ASSISI (Perugia), 17 giugno 2008 - Ed eccoci giunti al termine, quantomeno dal punto di vista ciclistico, del mio viaggio spirituale da Cles a Roma. Siamo partiti stamani, finalmente con una temperatura degna di un mese estivo, facendo subito visita alla casa fiorentina di Gino Bartali. In compagnia di suo figlio Andrea, ci ha accompagnato dalla mamma e moglie di Gino, la signora Adriana, che amorevolmente ci ha preparato il caffè per prepararci alla lunga trasferta verso Assisi.
Con me c'erano il campione del mondo in carica Paolo Bettini e Fabrizio Ravanelli il grande giocatore della Juve convertito al ciclismo. La casa di Gino c'ha subito riservato delle piacevoli ed emozionanti scoperte di carattere storico, perfettamente riferiteci dal grande studioso di Bartali Paolo Alberati che è anche un ex professionista ed attuale atleta di punta del MTB. In casa Bartali abbiamo anche scoperto una piccola cappella privata con altare consacrato dove padre Raffaele del Centro spirituale del ciclismo della Castellina, in perfetta tenuta ciclistica e bici al seguito, ci ha impartito la benedizione.
Poi tutti via verso la prima "semi tappa" di Terontola, accompagnati da Andrea e Adriana in ammiraglia seguendo proprio le strade che Gino percorreva durante la guerra per portare dei documenti ad Assisi che, falsificati ad arte, servivano per mettere in salvo gli ebrei. E proprio questo oggi è stato il nostro identico percorso in compagnia di decine di amatori nonché, per alcuni tratti, anche dalla maglia ciclamino del Giro 2008 Daniele Bennati. A Terontola, dopo 121 km, l'accoglienza è stata davvero incredibile. Ci siamo ritrovati tutti alla stazione del treno ove le autorità del luogo, in una con la fondazione Bartali e l'impulso di Ivo Faltoni, avevano preparato una grande cerimonia nella quale ho avuto l'onore di poter svelare assieme alla moglie Adriana una lastra marmorea in onore di Gino Bartali che indica le gesta di solidarietà del nostro campione in favore dei soggetti in pericolo durante la guerra. Vi confido di aver provato una grandissima emozione che mi ha tolto le parole lasciandomi sgomento difronte a tanto affetto ed a tanta attenzione che, francamente, non vedevo più dalle mie grandi vittorie in gare di altissimo livello. Tutto ciò m'ha veramente colpito in maniera favorevole e mi fa pensare di essere riuscito a far passare il mio messaggio e quanto questo viaggio significhi per me e per le iniziative che ho in cuore di sostenere. Soprattutto, mi sono reso conto di quanto Gino sia stato grande e lo sia anche oggi per la gente della sua terra e, credo, per tutti gli italiani. Il libro di Alberati su Bartali è senz'altro lo specchio fedele di tutte queste storie.
Poi via di corsa perchè Assisi ci attendeva dopo 85 chilometri ove sono stato accompagnato da altri entusiasti amatori, ma anche squadre giovanili e vari appassionati. Ai piedi di Assisi due goccie di pioggia non sono mancate, come in ogni giorno di questa settimana, ma la vicinanza del mio traguardo era tale che, in verità, non mi sono accorto di nulla e così i miei compagni di viaggio tutti tesi alla meta. Una volta entrato in città, il fascino storico, architettonico e spirituale mi ha avvolto e mi sono sentito letteralmente immerso in un mare di emozioni, rivivendo tutta questa settimana che,. come tutte le cose belle, è volata.
Ad Assisi il mio appuntamento era con suor Eleonora del Convento delle Clarisse di San Quirico che alla veneranda età di 93 anni mi ha spiegato con un grande sorriso sulle labbra di quando Bartali le portava i documenti falsi per salvare gli ebrei. Il grande Gino pranzava presso di loro e poi via di ritorno a casa per altri 180 km di strade bianche: incredibile e fantastico. Questo, ci ha detto, è accaduto almeno 30 o 40 volte. Gino, quindi, non solo ha disinnescato la guerra civile in Italia vincendo sull'Izoard durante il Tour de France ma ha anche messo a repentaglio la sua vita per salvare persone a lui del tutto sconosciute.
Con oggi, però, non tutto è concluso ed infatti mercoledì v'è l'attesissima udienza papale. Presto vi racconterò di questo altissimo evento.

venerdì 20 giugno 2008

Ecco Cancellara, il duro

Attacco irresistibile del campione della Csc, che al Giro di Svizzera conquista il suo settimo successo stagionale. Dietro "Spartacus", c'è Zabel, poi McEwen, quindi Napolitano, quinto allo sprint


Fabian Cancellara, 27 anni, ha vinto anche la Sanremo. Reuters
CLASSIFICA:
1. Kim KIRCHEN (Lus, High Road); 2. Kreuziger (Cec) a 27"; 3. Anton (Spa) a 33"; 4. Devolder (Bel) a 46"; 5. Lövkvist (Sve) a 56"; 6. Klöden (Ger) a 58"; 7. A. Schleck (Lus) a 1’04"; 8. Ivanov (Rus) a 1’06"; 9. Fothen (Ger); 10. Zaugg (Svi) a 1’13"; 11. Cunego a 1’44"; 19. Caucchioli a 4’19"; 21. F. Schleck (Lus) a 4’36".
Castelseprio 19/06/2008



giovedì 19 giugno 2008

Castelseprio (va) 19/06/2008




Complimenti ancora per la bella prestazione